Mille chilometri in canoa da Palermo alla Porta santa
LUNEDÌ 25 LUGLIO 2016 20.12.40

Mille chilometri in canoa da Palermo alla Porta santa

ZCZC7001/SXR OPA30318_SXR_QBKS R CRO S45 QBKS Mille chilometri in canoa da Palermo alla Porta santa (ANSA) – PALERMO, 25 LUG – In kayak da Palermo alla Porta Santa: l’impresa del canoista palermitano Vicky Varia. Socio della Canottieri Palermo e tra gli organizzatori della PalermoRema, Varia, 57 anni, insegnante di economia e diritto, e’ giunto a Messina, al sesto giorno di navigazione. Un percorso a mare di oltre mille chilometri dal capoluogo siciliano a Roma  per attraversare la Porta Santa. Un grande viaggio da uomo di sport; un grande viaggio da convinto uomo di fede che nutre, come lui stesso tiene a dire “una profonda ammirazione per Papa Francesco”. Vincenzo Varia, per tutti Vicky, e’ partito lo scorso 19 luglio dal porticciolo della Cala, a Palermo, dove ha sede la Canottieri Palermo. Il suo sara’ un pellegrinaggio in kayak, nell’anno del giubileo, che si svolgera’ in ventisei tappe piu’ la risalita del fiume Tevere, arrivo previsto meta’ agosto. “Non vuol essere soltanto un’impresa sportiva ma anche un cammino spirituale, che sono sicuro mi arricchira’ moltissimo – racconta Varia al telefono -. Sono un vecchio canoista che ha viaggiato in kayak per mezzo Mediterraneo sia in solitario sia in gruppo, quindi l’esperienza non mi manca, anche se un viaggio cosi’ lungo e impegnativo, in canoa, in solitario e in piena autonomia, comporta anche alcuni rischi e un grande dispendio di energie fisiche e mentali – aggiunge Varia, protagonista in passato con altri amici canoisti di una traversata da Palermo ad Itaca, l’isola di Ulisse ed anche di una 24 ore in canoa senza soste alla fine degli anni ’80 -. Il motivo che mi ha spinto ad intraprendere questo viaggio e’ la grande ammirazione per Papa Francesco che ritengo il maggiore leader mondiale e non solo a livello spirituale”. Nei primi quattro giorni Vicky Varia e’ stato seguito dal suo amico Enrico Cigno, dopo ha proseguito da solo ed in piena autonomia. “Pernotto dove posso – racconta lui stesso – campeggi, lidi balneari, sedi della Lega Navale, e se sono costretto anche in spiagge libere. So che non e’ facile, ma spero di farcela. Sono gia’ iscritto in Vaticano come pellegrino per attraversare la porta Santa. Sono un pellegrino in canoa – conclude al telefono mentre si sente che sorride – i pellegrini medievali andavano a piedi ed io vado in canoa”. (ANSA). Y74 25-LUG-16 20:12 NNNN

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